L’itinerario misura 8,2 km e presenta un dislivello di 332 metri; si percorre agilmente in 2h 35m. Ha inizio da Montepetra Alta, dopo aver lasciato l’auto nell’ampio parcheggio situato vicino ai noti “Sassoni di Montepetra”: grandi rocce sedimentarie composte di sabbia, ghiaia, resti di organismi animali e vegetali. I geologi ritengono che la loro formazione sia antichissima, risalente a vari milioni di anni fa. Nei “Sassoni” sono presenti grandi conchiglie fossili che richiamano turisti e ricercatori.
Montepetra è una località che offre splendidi panorami, assidua meta di cicloamatori in cerca di incantevoli scenari naturalistici. Sulla cima del promontorio l’abitato conserva tracce delle mura dell’antico castello edificato nel XII secolo; sono ancora presenti pozzi e cisterne scavate nella roccia utilizzate un tempo per la conservazione dell’acqua e dei generi alimentari. La Chiesa di San Lorenzo, risalente al XV secolo, conserva due pale d’altare di Nicola Versari datate 1658 ed un pregevole fonte battesimale del 1495, un gioiello di scultura rinascimentale.
L’itinerario misura 8,2 km e presenta un dislivello di 332 metri; si percorre agilmente in 2h 35m. Ha inizio da Montepetra Alta, dopo aver lasciato l’auto nell’ampio parcheggio situato vicino ai noti “Sassoni di Montepetra”: grandi rocce sedimentarie composte di sabbia, ghiaia, resti di organismi animali e vegetali. I geologi ritengono che la loro formazione sia antichissima, risalente a vari milioni di anni fa. Nei “Sassoni” sono presenti grandi conchiglie fossili che richiamano turisti e ricercatori.
Montepetra è una località che offre splendidi panorami, assidua meta di cicloamatori in cerca di incantevoli scenari naturalistici. Sulla cima del promontorio l’abitato conserva tracce delle mura dell’antico castello edificato nel XII secolo; sono ancora presenti pozzi e cisterne scavate nella roccia utilizzate un tempo per la conservazione dell’acqua e dei generi alimentari. La Chiesa di San Lorenzo, risalente al XV secolo, conserva due pale d’altare di Nicola Versari datate 1658 ed un pregevole fonte battesimale del 1495, un gioiello di scultura rinascimentale.
Il circuito è piacevole e non presenta pendenze particolarmente impegnative. Uscendo da Montepetra Alta si prende il cammino in senso antiorario (sentiero 111h); si scorge il restaurato lavatoio di Montepetra, un “luogo della memoria”, punto di ritrovo d’altri tempi.
Lasciata la strada asfaltata si prosegue in discesa con il percorso su sentiero. Inizialmente si costeggia il margine destro del campo per poi entrare nel bosco. Lungo il tragitto è possibile notare le rocce bianche emergenti, tutte lavorate a “pettine” dall’erosione delle piogge; il gesso! Arrivati sul fondovalle si risale il Fosso Chiusa e successivamente prendendo il sentiero 123 arriviamo alla chiesina di Lucignano.
In località Aia Bella, di fianco alla casa natale di Decio Raggi, sorge un Nocciolo plurisecolare (Corylus Colurna o Nocciolo di Costantinopoli) alto ben 25,30 m e con una circonferenza al tronco di 3,62 m. In base alle conoscenze attuali risulta essere, tra gli alberi di questa specie recensiti ufficialmente, il nocciolo più alto del mondo. L’ampiezza della chioma e la circonferenza del fusto testimoniano che l’albero è anche estremamente vecchio, certamente uno dei più vecchi al mondo tra tutti gli esemplari conosciuti di Corylus Colurna. Attualmente è in buone condizioni di salute.
Il percorso continua sul sentiero 123e e 123 con rientro su strada dove attraversiamo aree carsiche e calanchi che aprono ad un panorama unico ed inusuale.