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Il Sentiero delle Teglie di Montetiffi

Informazioni

SENTIERO PERCORRIBILE – NUOVO TRACCIATO

Montetiffi – Parcheggio

TREKKING

Tempo percorrenza indicativo (a piedi): 3h 30m

Distanza: 9,4 km

Dislivello: 513 m

Percorso:

Il Sentiero delle teglie di Montetiffi rappresenta una sfida abbastanza impegnativa, dove vi sono alcuni brevi tratti dove è necessario avere passo stabile e sicuro, coi suoi 9,4 km di lunghezza e 513 metri di dislivello; il tempo di percorrenza a piedi previsto è di circa 3h 30m. Il territorio offre piacevoli panorami e una grande biodiversità: la parte orientale del percorso è inserita infatti all’interno del SIC (Sito di Interesse Comunitario) Montetiffi Alto Uso. Il corredo faunistico e vegetale è notevole. I mammiferi più diffusi sono caprioli, cinghiali, volpi, lupi, lepri, tassi e istrici. Tra le specie arboree segnaliamo roverella, orniello, ginepro, leccio, olmo campestre fino ad arrivare alle piccole orchidee selvatiche ed alla rara Aristolochia rotunda, pianta nutrice della farfalla Zerynthia Cassandra.

Si parte dal parcheggio all’ingresso del Borgo di Montetiffi prendendo il sentiero 015a in direzione “L’archetta”, rupe calcarea dalla particolare conformazione. Si prosegue poi lungo i sentiero 111a verso la località di Ville Montetiffi, piccolo ed accogliente borgo in cui vi è la casa natale di Padre Venanzio Reali. A poche centinaia di metri dal percorso consigliamo di visitare “Le Teglie di Montetiffi”, l’ultima azienda esistente che produce le teglie per la cottura della piadina utilizzando esclusivamente gli antichi metodi artigianali.
Si prosegue sul sentiero 111a e 111 dirigendosi in località Vernano dove si trova l’antica Chiesa di San Benedetto, monumento religioso risalente al XII secolo. La chiesa è vigilata da due gigantesche querce secolari (Quercus pubescens o roverella), opere monumentali della natura. La più alta misura 17 metri con una circonferenza al tronco di 3,9 metri.
Continuando sul sentiero 111, attraverso la strada asfaltata si arriva in località Ponte Rosso dove si risale il torrente Uso fino all’area del Ponte Romanico e Marmitte dei giganti, luogo ideale per una sosta, rappresenta uno dei punti più affascinanti del percorso. Costruito con arco a tutto sesto attorno all’anno 1000 d.C., in passato era un importante collegamento tra Romagna e Montefeltro, utilizzato anche per il contrabbando di polvere da sparo, tabacco, cognac e mistrà. Accanto al ponte si trovano i resti dell’antico Molino Tornani. Qui il fiume conserva angoli di rara bellezza, caratterizzati dalla presenza di salti e cascatelle delle cosiddette “Marmitte dei Giganti”, suggestive gole formatesi nel corso dei secoli per l’azione abrasiva dei ciottoli e che danno al paesaggio un carattere “lunare”. La risalita verso Montetiffi si fa attraverso la “Via della rupe”, (sentiero 015a) un antico sentiero scavato nella roccia, erto e difficoltoso, utilizzato un tempo dalle donne del paese per l’approvvigionamento d’acqua e per andare a lavare i panni al torrente.
Sulla sommità della rupe di Montetiffi sorge la millenaria Abbazia di San Leonardo, edificata dai montetiffesi nell’XI secolo e donata ai monaci benedettini. E’ uno dei monumenti romanici più importanti dell’Emilia-Romagna; all’interno sono conservati affreschi del Trecento, una fonte battesimale del XVII secolo ed epigrafi del secolo XIV. A breve distanza è visitabile il “Museo Agostino Venanzio Reali – Arte e Poesia”, che raccoglie le opere del singolare artista “della Fede”: biblista, pittore, poeta e scultore.

Fotogallery

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