Gran parte del percorso è all’interno dell’Oasi naturalistica di Montetiffi Alto Uso, “Sito di Interesse Comunitario” di 1400 ettari che conserva un notevole corredo faunistico e vegetale e presenta peculiarità morfologiche e geologiche. Da metà marzo a fine maggio, ad esempio, è possibile incontrare esemplari di Zerynthia Cassandra, una farfalla piuttosto rara la cui pianta nutrice (Aristolochia) è presente all’interno dell’area naturalistica.
Si percorre il sentiero 111b in direzione Ponte Rosso, arrivati sulle sponde del torrente Uso inizia una lenta salita che ci conduce nel borgo di Montetiffi noto per essere il paese della fabbricazione delle teglie, arte tramandata da molte generazioni. Sulla sommità di una rupe sorge la millenaria Abbazia di San Leonardo, edificata dai montetiffesi nell’XI secolo e donata ai monaci benedettini.
E’ uno dei monumenti romanici più importanti dell’Emilia-Romagna; all’interno sono conservati affreschi del Trecento, un fonte battesimale del XVII secolo ed epigrafi del secolo XIV. A breve distanza è visitabile su prenotazione il “Museo Agostino Venanzio Reali – Arte e Poesia”, che raccoglie le opere del Reali, biblista, pittore, poeta e scultore. Questo singolare “artista della fede”.
A fianco della piazzetta di Montetiffi si scende verso valle percorrendo la “Via della rupe”(015a) antico sentiero scavato nella roccia, erto e difficoltoso che conduce nel punto più affascinante del percorso: il Ponte Romanico e le Marmitte dei Giganti.
Questo è il luogo ideale per una sosta e, in estate, per un bagno rinfrescante. Il ponte è stato costruito con arco a tutto sesto intorno all’anno 1000 d.C.; in passato era un importante collegamento tra Romagna e Montefeltro, utilizzato anche per il contrabbando di polvere da sparo, tabacco, cognac e mistrà. Accanto al ponte si trovano i resti dell’antico Molino Tornani. Qui il fiume conserva angoli di rara bellezza, caratterizzati dalla presenza di salti e cascatelle e delle cosiddette “Marmitte dei Giganti”, suggestive gole formatesi nel corso dei secoli per l’azione abrasiva dei ciottoli e che danno al paesaggio un carattere “lunare”.
Si prosegue sul sentiero 111f e 111c per arrivare in località Massamanente dove si è aprono bellissimi panorami sulla valle del Fiume Uso e Marecchia per poi proseguire verso il punto di partenza sul sentiero CAI 115 in direzione Massa Bagni dove si può notare una celletta votiva dedicata a S. Cristoforo.