L’’oratorio venne edificato secondo il volere di Ramberto Malatesta per la popolazione che viveva fuori dalle mura del castello, la sua costruzione risale ai primi anni del XVI secolo ed è l’unico edificio visitabile al pubblico di tutto il monastero di Santa Maria della Vita.
In origine era più piccola e orientata diversamente: aveva l’abside in quella che è la cappella di destra e la porta dove oggi è situato l’altare maggiore.
Dopo la donazione al Convento delle Monache Agostiniane, la chiesetta fu annessa al Monastero delle Agostiniane nel 1824, dal 1845 iniziarono i lavori per ampliarla, modificata e arricchirla di opere come il quadro della Madonna dello Spasimo, restaurato nel 1974, si trova ora nella chiesa del Suffragio.
Le Agostiniane vi rimasero fino ai primi anni novanta, quando furono sostituite dalle Carmelitane, che attualmente vi abitano.
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