Prendendo il sentiero CAI 115 si scende in direzione Passo dei Meloni, luogo suggestivo da cui si gode di bellissimi scorci panoramici che spaziano dall’Appennino Tosco-Romagnolo alla Riviera.
I viaggiatori, seguendo questo noto crinale, incontreranno la Sorgente dell’Urgòn, successivamente scendendo lungo il sentiero 115a per poi risalire sul sentiero 115 si entra nel centro storico di Sogliano al Rubicone. Il centro custodisce alcune bellezze architettoniche uniche: la “Fontana delle Farfalle” di Tonino Guerra in piazza Matteotti e “La Ragazza con Libro” di Ilario Fioravanti in via xx Settembre.
Nel centro si trova anche un apparato museale ricco di perle, in particolare il Palazzo della Cultura, ospita mostre permanenti quali la “Mostra permanente del disco e della registrazione musicale” e la “Collezione di Arte Povera”, il “Museo di Leonardo Da Vinci e la Romagna“, “Museo della Linea Christa”, la “Collezione Veggiani”, meritano una visita anche il MUSO – Museo del Sottosuolo, l’antica ghiacciaia, il Museo delle miniere e le caratteristiche Fosse del formaggio di Sogliano DOP.
Consigliamo la prenotazione per i luoghi sopra citati.
Uscendo dal centro abitato e ci si incammina in direzione del Campo sportivo comunale percorrendo il sentiero 115 per poi dirigersi verso il Fiume Uso. Un sipario naturale di canne conduce ad un bosco caratterizzato dalla presenza di Pino nero, vetuste querce, piante di sambuco e varie piante di more, i cui frutti, nella stagione giusta, sono di conforto ai viandanti.
A valle si costeggiata per un lungo tratto l’alveo fluviale per poi volgere, all’altezza dell’agriturismo “La Rocca”, sul sentiero 111 verso l’affascinante Pieve di S. Maria a Pietra dell’Uso, edificata su una piccola rupe, tanto cara a Tonino Guerra.
Questa parte del percorso è all’interno del SIC (Sito di Interesse Comunitario) Montetiffi Alto Uso che offre un notevole corredo faunistico e vegetale: i mammiferi più diffusi sono caprioli, cinghiali, volpi, lupi, lepri, tassi e istrici; tra le specie arboree segnaliamo roverelle, orniello, ginepro, leccio e olmo campestre.
Si continua su un bellissimo crinale che offre splendide vedute sulla valle dell’Uso (Sentiero 111) per poi riprendere il sentiero 115g e ritornare a Strigara.